KUSO (2017)

Regia: Flying Lotus

Un terremoto apocalittico colpisce Los Angeles causando panico e malattia. In un mondo nel totale caos seguiremo le vicende di alcune persone , tra storie grottesche ,estreme e fuori di testa.

Opera prima di uno dei nomi più rilevanti della musica elettronica contemporanea, Steven Ellison che insieme al suo compare e amico David Firth ( Salad Fingers, Dog of Man e tanti altri corti disturbanti), ci trasportano in un vero e proprio incubo marcio. Un’antologia composta da storie diverse ognuna visivamente e stilisticamente unica tra animazione e grottesche location dal fascino maleodorante.In fondo ” Kuso” in giapponese significa merda!Non e’ facile analizzare e trattare una pellicola come questa a causa della sua cripticita’ folle e sopra le righe.

Partendo da un fatto quasi apocalittico annunciato al telegiornale, seguiremo diverse anime sopravvissute al disastro avvenuto a Los Angeles: una calamità che sembra aver causato mutazioni sia nell’aspetto delle persone che nell’ambiente circostante.Ogni singolo “corto” si sussegue all’altro senza una vera e propria soluzione di continuità, cercando di analizzare in modo decisamente grottesco la società moderna con riferimenti allegorici estremi di difficile interpretazione…o forse di nessuna interpretazione sensata.

Ecco un piccolo sunto di cio’ che vi aspetta:

– Una coppia in crisi e sessualmente repressa alle prese con uno strano e inquietante “terzo incomodo” sboccato e erotomane dalle fattezze inumane di un bubbone parlante apparso sul collo di lei. Disgustoso…

-Una rapper tossicodipendente e teledipendente con due amici immaginari alquanto bizzarri e sarcastici che troveranno un modo alternativo per risolvere i problemi con il suo ex e per la sua gravidanza indesiderata. Il corto che sembra fare quasi da raccoglitore per tutte le altre storie, pieno di trovate assurde e divertenti e dal finale imprevedibile.

-Una donna in preda al delirio e alla tristezza inneggia a Dio e alla Bestia, forse a causa della perdita o del sacrificio del proprio figlio, sprofondando sempre piu’ in un baratro oscuro. Il piu’ visionario e criptico dalla forte carica ansiogena .

-Un uomo in preda ad una curiosa e strana fobia, si convince nel provare una cura miracolosa e innovativa.Trash ,Grottesco e strabordante di fluidi corporei di ogni genere….non ve lo scorderete mai piu’.

-Un bambino deforme ,dalle sembianze quasi vegliarde, viene bullizzato a scuola e dalla madre. Inaspettatamente nel bosco trovo una strana pianta vaginoforme che decide di far crescere “a modo suo”.

In piu’ tra un corto e l’altro assisteremo a veri e propri intermezzi animati creati dall’insana mente di David Firth e accompagnati da una colonna sonora elettronica martellante da puro effetto Lsd.Un esperimento visivo di sicuro impatto, decisamente non adatto al grande pubblico ma essenziale per gli amanti dell’indie e del cinema weird estremo.

Personalmente dietro l’enorme montagna di immagini disturbanti, folli e grottesche sono riuscito a percepire un’enorme critica sociale ,una vera e propria mazzata in faccia al nostro modo di vivere moderno tra perversioni, violenza, finte cure e pazzia.Il mondo creato da Flying Lotus sembra già pazzo di per sé, senza bisogno della sopra citata apocalisse che diventa quasi un mero pretesto per scatenare tutto lo schifo di cui e capace.

Allo stesso tempo noi stessi viviamo in un mondo che diventa sempre piu’ insensato e incomprensibile , la cui logica e moralità sembra scemare sempre piu’.

“Kuso” non e’ facile né diretto, inadatto per chi cerca linearità e un’interpretazione precisa,”Kuso” va vissuto come mera esperienza visiva facendosi trascinare su binari estremi e disgustosi, traendo alla fine una conclusione personale che vada oltre il semplice disgusto che certe immagini possono inculcare.Siete Pronti all’esperienza?

BlackSoul