HOUSE ON WILLOW STREET (2016)

Regia: Alastair Orr

Hazel, Ade e James progettano il rapimento della giovane Katherine per ottenere in cambio un ingente riscatto. Dopo 6 settimane di preparativi il sequestro avviene ma …qualcosa e’ cambiato nella giovane Katherine.

Nei film horror capita spesso: mai fare progetti a lungo termine perché bene o male qualcosa andrà orribilmente storto.Che si tratti di una vacanza, di una nuotata in mare, un campeggio vicino al lago o semplicemente una serata fuori ,sappiamo già che difficilmente si tornerà a casa vivi e tutti d’un pezzo.Questa regola però vale anche per quei progetti non proprio legali né tanto meno buoni che si ha in mente di perpetrare ai danni di terzi.Ed e’ ciò che scopriranno i nostri tre sequestratori in questa pellicola Sud Africana che mischia piu’ generi insieme e ci trascina in un incubo al sapore di zolfo.

Hazel, Ade e James non sono dei santi, non lo sono mai stati. Tutti e tre con un passato burrascoso e segnato da eventi piu’ o meno tragici.Ma stavolta si chiude…un ultimo colpo per tirare su un bel po’ di soldi e finalmente si svolta. Un colpo semplice ,un rapimento per l’esattezza, che stanno organizzando da 6 settimane. La vittima, la giovane Katherine, figlia di una famiglia benestante in una delle case piu’ chic della città.Tutto funziona, il rapimento riesce… ma qualcosa di strano e’ avvenuto, Katherine non sembra piu’ la stessa ragazza di prima ,sporca malnutrita e vestita quasi da barbona…Che diavolo e’ successo?

Passano le ore ma nessuno risponde alle loro richieste di riscatto mentre i comportamenti della giovane si fanno sempre piu’ inquietanti.Qualcosa di malsano e’ accaduto in quelle sei settimane ,qualcosa di orribile che comincerà lentamente a contaminare chiunque si trovi a contatto con il suo epicentro, cioè Katherine …Hazel, Ade e James stanno per trasformarsi da predatori a vittime.

Eviterò di aggiungere altri dettagli di trama lasciando a voi la scoperta di cio’ che effettivamente sta succedendo così da non togliere forse il fascino maggiore che questa pellicola ha da offrire.“House on Willow Street” infatti non brilla di certo per originalità, ma sfrutta al meglio i canoni di molto sottogeneri dell’horror e li fonde insieme in modo logico e funzionale.

Molte saranno le citazioni e i riferimenti che vi salteranno in testa durante la visione, tra visioni raccapriccianti e quasi lovecrafchiane a vere e proprie possessioni demoniache.Gli effetti speciali funzionano anche se vi e’ presente un abuso in alcune scene della cgi ,che personalmente disprezzo; il make-up risulta decisamente funzionale e parecchio inquietante in alcuni frangenti.Le interpretazioni sono ottime ,specialmente quella della nostra Katherine che riesce ad impietosire all’inizio ed inquietare il doppio in seguito con l’evolversi della trama.

Alla fine tutto funziona, a dispetto di una regia forse un po’ troppo anonima e di una originalità di fondo forse mancante, la pellicola regge bene e risulta godibile e mai noiosa.L’unione di piu’ elementi può magari far storcere il naso all’inizio ma tutto piano piano si incastra regalandoci qualche buona emozione e un ottimo intrattenimento.Promosso.

BlackSoul